E’ una malattia infiammatoria causata dai microrganismi della placca batterica.
Interessa il parodonto, l’insieme dei tessuti che circondano e sostengono il dente,
costituito da gengiva, legamento, cemento radicolare e osso alveolare.
La malattia parodontale (comunemente chiamata piorrea) è la causa primaria di caduta dei denti.
Parodontiti misconosciute tendono a compromettere la prognosi di qualsiasi terapia odontoiatrica.
Importante è riconoscere correttamente la tipologia di parodonto di ogni paziente, oltre a procedere alla rimozione di tartaro, placca e pigmenti. Fondamentale è rilevare i parametri biometrici, eseguire una corretta strumentazione ultrasonica sopra e sotto gengivale da associare comunque a quella manuale, avvantaggiandosi delle tecnologie presenti nello studio.
Per i motivi sopra citati la seduta professionale non può essere svolta in un tempo inferiore a un’ora.
Imprescindibile è l’utilizzo di lenti binoculari (posti sopra gli occhiali protettivi o da vista) che grazie agli ingrandimenti consentono una visione più precisa portando sia all’operatore sia al paziente notevoli benefici.
Conoscere la malattia paradontale e saperla curare è il presupposto per noi operatori che sappiamo che una gengiva sanguinante o che la perdita dei denti non sono la normalità e che si possono e si devono evitare.
Dobbiamo essere intellettualmente onesti e affermare che i denti e i loro tessuti adiacenti si possono curare e preservare combattendo la malattia parodontale.
“Un giorno senza sorriso è un giorno perso”, … e allora lavoriamo tutti assieme per essere liberi di sorridere senza indugi.
Romina Secchi, dottoressa in igiene dentale.