24° Congresso Internazionale SIDO
Sabato 13 ottobre 2012 9:00-13:00 Firenze
Corso per assistenti di Studio odontoiatrico
“Le assistenti di Studio Odontoiatrico in Ortodonzia: attualità e prospettive future”
Due riflessioni sulla giornata.
La mattinata si è trascorsa con l’intervento di varie figure rilevanti sull’argomento a cominciare dalla sig.ra Girardi presidente AIASO (Associazione Italiana Assistenti Studio Odontoiatrico) la quale nel suo percorso professionale ha coinvolto vari enti pubblici a gestire un percorso formativo per ASO (assistente studio odontoiatrico), ha motivato il Ministero della Salute a disporre un protocollo finalizzato ad un decreto Ministeriale, ora in elaborazione al Tavolo tecnico per il profilo professionale per ASO e la sua formazione.
Nello specifico la Dr.ssa E. Grendene, analizza il ruolo e i compiti dell’ASO stessa nell’ambito dell’ortodonzia.
L’ASO deve essere di supporto effettivo all’odontoiatra in un trattamento ortodontico attraverso la diretta gestione della sala operativa, alla piena conoscenza dello strumentario ortodontico. Deve conoscere lo svolgimento di ogni singolo trattamento ortodontico che viene svolto nello studio. L’assistente deve essere istruita direttamente dall’odontoiatra.
Il Dott. U. D’Aloja medico chirurgo specializzato in ortodonzia, ritiene che l’ortodonzia stessa non è un lavoro per individualisti. Il successo clinico in ortodonzia dipende da infinite variabili; una di quelle da cui non si può prescindere è che l’ortodontista sia affiancato da una squadra che condivida i medesimi obiettivi. La qualità clinica è solo una precondizione per la qualità globale di una prestazione ortodontica in uno studio in cui esiste un rapporto onesto e leale tra ortodontista e personale.
Infine, la Sig.ra P. Barbera presidente dell’associazione IDEA (Italian Dental Assistant associazione di categoria) sottolinea il grande supporto dell’assistente odontoiatrica nella comunicazione con il paziente ortodontico. La comunicazione stessa può creare i presupposti per una preziosa collaborazione, sia che si tratti di un paziente in età pediatrica, adolescente o adulta. L’Aso deve imparare a comunicare in sintonia con le direttive date al paziente dall’ortodontista; deve coadiuvare l’operatore nella gestione delle apparecchiature rimovibili e fisse; deve coadiuvare l’operatore nel supportare la famiglia del piccolo paziente nel percorso di cura ortodontica, sia dal punto di vista psicologico che da quello pratico, facendo percepire la disponibilità e l’attenzione dello Studio ai problemi che si possono creare nel corso della cura.
Francesca
Assistente ortodontica dello studio